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La guarigione del disturbo psicosomatico
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La guarigione del disturbo psicosomatico
Il termine “psicosomatico” si associa in genere alla malattia.
Tutti abbiamo sentito qualcuno raccontarci di avere un disturbo fisico legato all’ansia, o a uno stato di tensione, o conseguente a un periodo di stress.
In questa sede invece vorrei trattare del contrario: della guarigione psicosomatica.
Se il corpo ha la facoltà di ammalarsi ha anche capacità di rigenerarsi e di guarire.
Se difatti è possibile per una persona - unità psiche-soma, mente-corpo - creare una disfunzione di un organo o un sistema, deve allora necessariamente essere altrettanto possibile il contrario, ovvero, seguendo il percorso inverso, ripristinare la guarigione, prima ancora che la disfunzione danneggi irrimediabilmente l’organismo.
Vorrei però, prima ancora di parlare di guarigione, chiarire il concetto di disturbo psicosomatico.
Spesso vi è un grande equivoco riguardante le problematiche psicosomatiche.
Nella concezione comune un disturbo viene definito psicosomatico quando deriva da una tensione o problematica psicologica.
E dove il corpo viene visto come un esecutore passivo del un malessere psicologico.
Ma non vi è nulla di più erroneo.
Analizzando il termine “psicosomatico”, si nota che la parola è composta da due parti, psiche e soma, cioè corpo, e quindi la persona si ammala mettendo in atto delle modalità sia psichiche che somatiche, dove il corpo diviene mente e la mente corpo.
Noi non abbiamo un corpo, ma siamo il nostro corpo.
Per cui ogni tipo di malessere, disagio tensione viene vissuta a più livelli, fisico e mentale.
E la mente non è localizzata esclusivamente nel cervello, ma ha delle correlazioni con ogni parte del nostro corpo. Per cui quando siamo tesi, agitati, anche il nostri muscoli si tendono così come il nostro stomaco, che aumenta la sua normale attività autonoma, così come gli altri organi, i vasi e tutto il resto.
Questa premessa diviene necessaria per ritornare al concetto di guarigione.
Allo stesso modo di come si ammala, il corpo guarisce. Basta mettere in atto volontariamente il contrario di quelle stesse strategie che inconsciamente hanno creato il problema.
Sì, ma come? Come guarire da un disturbo psicosomatico?
Innanzi tutto, quando una persona si ammala, occorre valutare esattamente la situazione psicosomatica della persona, per cui vanno praticate sia indagini cliniche – e di caso in caso: esami si sangue, radiografie, ecografie, ecc. – che indagini psicologiche che valutano lo stato di salute psichica e la consapevolezza del malessere.
Occorre a questo punto compiere una precisazione. Se in passato, e in tantissimi casi ancora oggi, seguendo una visione organicista, si valutavano solo aspetti clinici, non bisogna incorrere nell’eccesso opposto. Considerare cioè di origine “nervosa”, ogni stato alterato del nostro organismo e minimizzare il problema.
Quante volte si sente dire: “è solo un fatto nervoso!” e banalizzando, si tralascia la cura. Perché si ignora che anche la consapevolezza della tensione psichica, o dello stress ripetuto possono generare danno d’organo.
La terapia del disturbo psicosomatico quindi vede l’attenzione rivolta alla persona nella sua interezza.
Il clinico valuterà l’aspetto medico, mentre allo psicologo spetterà il compito di aiutare la persona a scoprire le cause del malessere e le motivazioni inconsce che hanno generato il problema - che può essere ricercato in ambito di relazioni affettive disturbate, in problematiche comportamentali o relazionali, ma anche in uno stile di vita alterato, in una insoddisfazione lavorativa, o in una vera difficoltà che diventa in taluni casi impossibilità di rapportarsi e adattarsi al mondo.
Ma soprattutto lo psicologo provvederà ad allentare la tensione del corpo.
Perché al corpo va parlato con lo stesso linguaggio del corpo.
Alla persona va insegnato innanzi tutto a sentire il proprio corpo, a sentirne la tensione e come imparare a rilassarsi.
E il rilassamento è il primo passo verso la guarigione.
Dott.ssa Assunta Paliotti
(continua: Il rilassamento)
Tutti abbiamo sentito qualcuno raccontarci di avere un disturbo fisico legato all’ansia, o a uno stato di tensione, o conseguente a un periodo di stress.
In questa sede invece vorrei trattare del contrario: della guarigione psicosomatica.
Se il corpo ha la facoltà di ammalarsi ha anche capacità di rigenerarsi e di guarire.
Se difatti è possibile per una persona - unità psiche-soma, mente-corpo - creare una disfunzione di un organo o un sistema, deve allora necessariamente essere altrettanto possibile il contrario, ovvero, seguendo il percorso inverso, ripristinare la guarigione, prima ancora che la disfunzione danneggi irrimediabilmente l’organismo.
Vorrei però, prima ancora di parlare di guarigione, chiarire il concetto di disturbo psicosomatico.
Spesso vi è un grande equivoco riguardante le problematiche psicosomatiche.
Nella concezione comune un disturbo viene definito psicosomatico quando deriva da una tensione o problematica psicologica.
E dove il corpo viene visto come un esecutore passivo del un malessere psicologico.
Ma non vi è nulla di più erroneo.
Analizzando il termine “psicosomatico”, si nota che la parola è composta da due parti, psiche e soma, cioè corpo, e quindi la persona si ammala mettendo in atto delle modalità sia psichiche che somatiche, dove il corpo diviene mente e la mente corpo.
Noi non abbiamo un corpo, ma siamo il nostro corpo.
Per cui ogni tipo di malessere, disagio tensione viene vissuta a più livelli, fisico e mentale.
E la mente non è localizzata esclusivamente nel cervello, ma ha delle correlazioni con ogni parte del nostro corpo. Per cui quando siamo tesi, agitati, anche il nostri muscoli si tendono così come il nostro stomaco, che aumenta la sua normale attività autonoma, così come gli altri organi, i vasi e tutto il resto.
Questa premessa diviene necessaria per ritornare al concetto di guarigione.
Allo stesso modo di come si ammala, il corpo guarisce. Basta mettere in atto volontariamente il contrario di quelle stesse strategie che inconsciamente hanno creato il problema.
Sì, ma come? Come guarire da un disturbo psicosomatico?
Innanzi tutto, quando una persona si ammala, occorre valutare esattamente la situazione psicosomatica della persona, per cui vanno praticate sia indagini cliniche – e di caso in caso: esami si sangue, radiografie, ecografie, ecc. – che indagini psicologiche che valutano lo stato di salute psichica e la consapevolezza del malessere.
Occorre a questo punto compiere una precisazione. Se in passato, e in tantissimi casi ancora oggi, seguendo una visione organicista, si valutavano solo aspetti clinici, non bisogna incorrere nell’eccesso opposto. Considerare cioè di origine “nervosa”, ogni stato alterato del nostro organismo e minimizzare il problema.
Quante volte si sente dire: “è solo un fatto nervoso!” e banalizzando, si tralascia la cura. Perché si ignora che anche la consapevolezza della tensione psichica, o dello stress ripetuto possono generare danno d’organo.
La terapia del disturbo psicosomatico quindi vede l’attenzione rivolta alla persona nella sua interezza.
Il clinico valuterà l’aspetto medico, mentre allo psicologo spetterà il compito di aiutare la persona a scoprire le cause del malessere e le motivazioni inconsce che hanno generato il problema - che può essere ricercato in ambito di relazioni affettive disturbate, in problematiche comportamentali o relazionali, ma anche in uno stile di vita alterato, in una insoddisfazione lavorativa, o in una vera difficoltà che diventa in taluni casi impossibilità di rapportarsi e adattarsi al mondo.
Ma soprattutto lo psicologo provvederà ad allentare la tensione del corpo.
Perché al corpo va parlato con lo stesso linguaggio del corpo.
Alla persona va insegnato innanzi tutto a sentire il proprio corpo, a sentirne la tensione e come imparare a rilassarsi.
E il rilassamento è il primo passo verso la guarigione.
Dott.ssa Assunta Paliotti
(continua: Il rilassamento)
Re: La guarigione del disturbo psicosomatico
Ciao Tina,
ho letto con interesse questo tuo piccolo saggio sulle sofferenze psicosomatiche, argomento questo mantenuto vivo e di tanto interesse nei miei studi personali di interesse per la psicologia. La mia vita mentale è stata segnata all'età di quattordici anni da un "psico-padre" SIGMUND FREUD che mi ha indicato la via di comprensione dei comportamenti umani. Il "segreto" per guarire dalle malattie psicosomatiche risiede nel prendere soprattutto "consapevolezza" della propria realtà spezzando i fili delle personali paure e comprendere che gli ostacoli che la vita ci mette lungo il nostro camminare non sono altro che prove per irrubustire la nostre "gambe" mentali evitandoci di far crescere l'albero delle frustrazioni e vivere il piacere di ESSERE.
un abbraccio e un complimento per la tua alchimista capacità di presentare su piatto di facile lettura argomenti complessi come quello trattato.
Carmine Papa
ho letto con interesse questo tuo piccolo saggio sulle sofferenze psicosomatiche, argomento questo mantenuto vivo e di tanto interesse nei miei studi personali di interesse per la psicologia. La mia vita mentale è stata segnata all'età di quattordici anni da un "psico-padre" SIGMUND FREUD che mi ha indicato la via di comprensione dei comportamenti umani. Il "segreto" per guarire dalle malattie psicosomatiche risiede nel prendere soprattutto "consapevolezza" della propria realtà spezzando i fili delle personali paure e comprendere che gli ostacoli che la vita ci mette lungo il nostro camminare non sono altro che prove per irrubustire la nostre "gambe" mentali evitandoci di far crescere l'albero delle frustrazioni e vivere il piacere di ESSERE.
un abbraccio e un complimento per la tua alchimista capacità di presentare su piatto di facile lettura argomenti complessi come quello trattato.
Carmine Papa
CARMINE PAPA- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 02.02.09
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