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L'autorealizzazione e la scala dei bisogni di Maslow
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L'autorealizzazione e la scala dei bisogni di Maslow
Autorealizzazione del Sé e i bisogni di Maslow
Nella risoluzione di alcune tematiche personali si è scoperto che non basta focalizzare l’attenzione sulla esclusiva risoluzione di problematiche che possono rivestire carattere più o meno patologico. Ma, nell’attuazione della “cura”, occorre di pari passo promuovere l’evoluzione di determinate caratteristiche proprie di una personalità matura e che portano l’individuo al raggiungimento della propria “autorealizzazione”.
Per “autorealizzazione” intendiamo la capacità di conoscere, esprimere e sviluppare il nostro essere interiore: la parte più vera di Sé.
Tutti noi infatti abbiamo “in nuce” delle potenzialità, dei talenti che sono propri di noi stessi e che fondendosi con le conoscenze, con le abilità apprese, rendono l’individuo pronto alla completa espressività. Si è visto che il pieno benessere non consiste in una generica assenza di disturbi o patologie ma avviene solo nel momento in cui si riesce a manifestare la vera parte di sé.
Questa vera parte di Sé è spesso correlata a uno scopo, un progetto di vita che diviene impossibile da percepire se soffocato dal peso di ansie, tensioni e problematiche inerenti il quotidiano. L’uomo può trascorrere una vita lasciando inascoltata quella vocina di verità e di saggezza che ha dentro e gli indica la strada e, se ascoltata, lo conduce all’autorealizzazione di sé.
Ma come arrivare a percepire la parte più vera di sé?
Come si arriva all’autorealizzazione?
Lo psicologo americano Abraham Maslow definiva l’autorealizzazione come l'esigenza di ogni individuo di "diventare ciò che si è capaci di diventare" e di "attuare le proprie migliori potenzialità".
Maslow si interessò sempre più alla salute psicologica come opposta alla patologia e in una famosa affermazione concluse; "per semplificare al massimo possiamo dire che è come se Freud ci avesse offerto la metà malata della psicologia e ora dobbiamo completare la psicologia con la metà sana."
Per Maslow il comportamento umano è diretto e motivato, al di là delle particolari differenze culturali, da alcuni “bisogni” fondamentali comuni a tutti gli esseri umani e ordinati in una relazione gerarchica – la famosa scala di Maslow rappresentata con una piramide - secondo la quale alcuni bisogni vanno soddisfatti prima che nascano quelli del livello successivo. Alla base della piramide Maslow pone i bisogni più urgenti e man mano che vengono soddisfatti, nascono degli altri ancora più alti, e così via fino all’apice in cui ritroviamo il bisogno di autorealizzazione,
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La piramide di Maslow:
http://www.fileden.com/files/2008/3/17/1820395/La%20piramide%20di%20Maslow.JPG
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Vediamoli in dettaglio:
I bisogni fisiologici: fame, sete, sonno, potersi coprire e ripararsi dal freddo, sono i bisogni fondamentali, connessi con la sopravvivenza. I bisogni fisiologici sono i più prepotenti di tutti: se risultano insoddisfatti tutti gli altri possono essere annullati e respinti nell'ombra. Tutta la mente e l'organismo intero diventano uno strumento al servizio dell'unico scopo, ad esempio, di sfamarsi. La libertà, l'amore, il rispetto, la filosofia sono tutte cose che possono essere messe da parte perché non riempiono lo stomaco.
I bisogni di sicurezza: sono i bisogni che devono garantire all'individuo protezione e tranquillità. E sono stabilità, protezione, libertà dalla paura, dall'ansia, dal caos, bisogno di ordine o di un forte protettore.
I bisogni di sicurezza emergono quando i bisogni fisiologici sono gratificati. L'organismo può essere dominato interamente anche da essi. Possono funzionare da organizzatori quasi esclusivi del comportamento, mettendo al loro servizio tutte le capacità dell'organismo che diviene un meccanismo di ricerca della sicurezza.
Il bisogno di appartenenza: è la necessità di sentirsi parte di un gruppo, di essere amato e di amare e di cooperare con altri.
Una volta soddisfatti i bisogni fisiologici e di sicurezza la persona sentirà acutamente, come prima non avveniva, l'assenza di amici, di un amante, di una moglie o dei figli. Essa desidera relazioni di affetto con persone in generale, cioè desidera un posto nel suo gruppo o nella sua famiglia e cerca intensamente di realizzare questo scopo. Adesso sente acutamente il dolore della solitudine o dell'assenza di amici.
Il bisogno di stima: è il bisogno di essere rispettato, apprezzato ed approvato, di sentirti competente e produttivo .Ottenuto l’amore ecco il bisogno e il desiderio di una giusta valutazione di se stessi, l’autostima e la stima degli altri. Da una parte vogliamo essere persone di successo, desideriamo sentirci forti, competenti e adeguati per affrontare con fiducia il mondo; dall'altra abbiamo bisogno di reputazione o prestigio, di una posizione sociale, di fama e di gloria, di dominio, di importanza, dignità e apprezzamento.
Il bisogno di autorealizzazione: è l'esigenza di realizzare la propria identità e di portare a compimento le proprie aspettative.
Quando tutte le altre esigenze vengono soddisfatte ecco presentarsi una nuova inquietudine "se - per usare le parole di Maslow - l'individuo non sarà occupato a fare ciò che egli, individualmente, è adatto a fare. E quindi un musico deve fare musica, un pittore deve dipingere, un poeta deve scrivere, per poter essere definitivamente in pace con se stesso. Ciò che uno può essere, deve esserlo. Egli deve essere come la sua natura lo vuole. Questo è il bisogno che possiamo chiamare di autorealizzazione" (Maslows)
IL bisogno di autorealizzazione è il bisogno di ogni individuo di attualizzare ciò che è potenziale, diventare ciò che si è capaci di diventare, attuare le proprie migliori potenzialità.
Le persone che si autorealizzano hanno un senso di soddisfazione generale, manifestano inoltre semplicità, spontaneità e naturalezza e una serena accettazione di sé e degli altri e sono inoltre dotate di autocontrollo "I soggetti che stiamo considerando non si sforzano più nel senso ordinario, ma si sviluppano. Essi cercano di crescere e di svilupparsi in modo sempre più pieno secondo il loro stile. La loro motivazione è lo sviluppo e espressione del carattere, è maturazione, in una parola è autorealizzazione"
Maslow tende poi a collegare la gratificazione dei bisogni con lo sviluppo di alcuni tratti caratteriali. Molti aspetti caratteristici dell'adulto sano, come la capacità di amare, di concedere indipendenza alla persona amata, sono infatti conseguenze positive della gratificazione infantile del bisogno di amore. Allo stesso modo il vivere rilassato e l'aver fiducia nel futuro privi di ansie e tensioni sono effetti della gratificazione del bisogno di sicurezza.
Inoltre la soddisfazione del bisogno di appartenenza e di stima permette la comparsa di caratteri come l'affettuosità, la sicurezza, il rispetto e la fiducia in se stessi,...
Altri tratti invece come la gentilezza, la generosità, l'altruismo, la magnanimità, la serenità, la felicità, la contentezza e così via. sembrano essere conseguenze di conseguenze, sottoprodotti di una generale gratificazione dei bisogni…"
In definitiva quindi sembra che il grado di gratificazione dei bisogni fondamentali sia positivamente correlato col grado di salute psicologica dell'individuo.
Nella risoluzione di alcune tematiche personali si è scoperto che non basta focalizzare l’attenzione sulla esclusiva risoluzione di problematiche che possono rivestire carattere più o meno patologico. Ma, nell’attuazione della “cura”, occorre di pari passo promuovere l’evoluzione di determinate caratteristiche proprie di una personalità matura e che portano l’individuo al raggiungimento della propria “autorealizzazione”.
Per “autorealizzazione” intendiamo la capacità di conoscere, esprimere e sviluppare il nostro essere interiore: la parte più vera di Sé.
Tutti noi infatti abbiamo “in nuce” delle potenzialità, dei talenti che sono propri di noi stessi e che fondendosi con le conoscenze, con le abilità apprese, rendono l’individuo pronto alla completa espressività. Si è visto che il pieno benessere non consiste in una generica assenza di disturbi o patologie ma avviene solo nel momento in cui si riesce a manifestare la vera parte di sé.
Questa vera parte di Sé è spesso correlata a uno scopo, un progetto di vita che diviene impossibile da percepire se soffocato dal peso di ansie, tensioni e problematiche inerenti il quotidiano. L’uomo può trascorrere una vita lasciando inascoltata quella vocina di verità e di saggezza che ha dentro e gli indica la strada e, se ascoltata, lo conduce all’autorealizzazione di sé.
Ma come arrivare a percepire la parte più vera di sé?
Come si arriva all’autorealizzazione?
Lo psicologo americano Abraham Maslow definiva l’autorealizzazione come l'esigenza di ogni individuo di "diventare ciò che si è capaci di diventare" e di "attuare le proprie migliori potenzialità".
Maslow si interessò sempre più alla salute psicologica come opposta alla patologia e in una famosa affermazione concluse; "per semplificare al massimo possiamo dire che è come se Freud ci avesse offerto la metà malata della psicologia e ora dobbiamo completare la psicologia con la metà sana."
Per Maslow il comportamento umano è diretto e motivato, al di là delle particolari differenze culturali, da alcuni “bisogni” fondamentali comuni a tutti gli esseri umani e ordinati in una relazione gerarchica – la famosa scala di Maslow rappresentata con una piramide - secondo la quale alcuni bisogni vanno soddisfatti prima che nascano quelli del livello successivo. Alla base della piramide Maslow pone i bisogni più urgenti e man mano che vengono soddisfatti, nascono degli altri ancora più alti, e così via fino all’apice in cui ritroviamo il bisogno di autorealizzazione,
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La piramide di Maslow:
http://www.fileden.com/files/2008/3/17/1820395/La%20piramide%20di%20Maslow.JPG
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Vediamoli in dettaglio:
I bisogni fisiologici: fame, sete, sonno, potersi coprire e ripararsi dal freddo, sono i bisogni fondamentali, connessi con la sopravvivenza. I bisogni fisiologici sono i più prepotenti di tutti: se risultano insoddisfatti tutti gli altri possono essere annullati e respinti nell'ombra. Tutta la mente e l'organismo intero diventano uno strumento al servizio dell'unico scopo, ad esempio, di sfamarsi. La libertà, l'amore, il rispetto, la filosofia sono tutte cose che possono essere messe da parte perché non riempiono lo stomaco.
I bisogni di sicurezza: sono i bisogni che devono garantire all'individuo protezione e tranquillità. E sono stabilità, protezione, libertà dalla paura, dall'ansia, dal caos, bisogno di ordine o di un forte protettore.
I bisogni di sicurezza emergono quando i bisogni fisiologici sono gratificati. L'organismo può essere dominato interamente anche da essi. Possono funzionare da organizzatori quasi esclusivi del comportamento, mettendo al loro servizio tutte le capacità dell'organismo che diviene un meccanismo di ricerca della sicurezza.
Il bisogno di appartenenza: è la necessità di sentirsi parte di un gruppo, di essere amato e di amare e di cooperare con altri.
Una volta soddisfatti i bisogni fisiologici e di sicurezza la persona sentirà acutamente, come prima non avveniva, l'assenza di amici, di un amante, di una moglie o dei figli. Essa desidera relazioni di affetto con persone in generale, cioè desidera un posto nel suo gruppo o nella sua famiglia e cerca intensamente di realizzare questo scopo. Adesso sente acutamente il dolore della solitudine o dell'assenza di amici.
Il bisogno di stima: è il bisogno di essere rispettato, apprezzato ed approvato, di sentirti competente e produttivo .Ottenuto l’amore ecco il bisogno e il desiderio di una giusta valutazione di se stessi, l’autostima e la stima degli altri. Da una parte vogliamo essere persone di successo, desideriamo sentirci forti, competenti e adeguati per affrontare con fiducia il mondo; dall'altra abbiamo bisogno di reputazione o prestigio, di una posizione sociale, di fama e di gloria, di dominio, di importanza, dignità e apprezzamento.
Il bisogno di autorealizzazione: è l'esigenza di realizzare la propria identità e di portare a compimento le proprie aspettative.
Quando tutte le altre esigenze vengono soddisfatte ecco presentarsi una nuova inquietudine "se - per usare le parole di Maslow - l'individuo non sarà occupato a fare ciò che egli, individualmente, è adatto a fare. E quindi un musico deve fare musica, un pittore deve dipingere, un poeta deve scrivere, per poter essere definitivamente in pace con se stesso. Ciò che uno può essere, deve esserlo. Egli deve essere come la sua natura lo vuole. Questo è il bisogno che possiamo chiamare di autorealizzazione" (Maslows)
IL bisogno di autorealizzazione è il bisogno di ogni individuo di attualizzare ciò che è potenziale, diventare ciò che si è capaci di diventare, attuare le proprie migliori potenzialità.
Le persone che si autorealizzano hanno un senso di soddisfazione generale, manifestano inoltre semplicità, spontaneità e naturalezza e una serena accettazione di sé e degli altri e sono inoltre dotate di autocontrollo "I soggetti che stiamo considerando non si sforzano più nel senso ordinario, ma si sviluppano. Essi cercano di crescere e di svilupparsi in modo sempre più pieno secondo il loro stile. La loro motivazione è lo sviluppo e espressione del carattere, è maturazione, in una parola è autorealizzazione"
Maslow tende poi a collegare la gratificazione dei bisogni con lo sviluppo di alcuni tratti caratteriali. Molti aspetti caratteristici dell'adulto sano, come la capacità di amare, di concedere indipendenza alla persona amata, sono infatti conseguenze positive della gratificazione infantile del bisogno di amore. Allo stesso modo il vivere rilassato e l'aver fiducia nel futuro privi di ansie e tensioni sono effetti della gratificazione del bisogno di sicurezza.
Inoltre la soddisfazione del bisogno di appartenenza e di stima permette la comparsa di caratteri come l'affettuosità, la sicurezza, il rispetto e la fiducia in se stessi,...
Altri tratti invece come la gentilezza, la generosità, l'altruismo, la magnanimità, la serenità, la felicità, la contentezza e così via. sembrano essere conseguenze di conseguenze, sottoprodotti di una generale gratificazione dei bisogni…"
In definitiva quindi sembra che il grado di gratificazione dei bisogni fondamentali sia positivamente correlato col grado di salute psicologica dell'individuo.
Dott.ssa Assunta Paliotti
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