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La cannabis danneggia la memoria
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La cannabis danneggia la memoria
Una delle conseguenze negative più importanti associate all’uso di cannabis - il "fumo", lo "spinello" - è rappresentato dal deterioramento delle funzioni cognitive (intellettive), ma finora i meccanismi alla base di tali deficit risultavano sconosciuti.
Un gruppo di ricercatori del laboratorio di neurofarmacologia dell’Università di Barcellona è riuscito, infatti, ad individuare i meccanismi biochimici attraverso cui la cannabis provoca la perdita di memoria.
Il principale recettore dei cannabinoidi, il CB1, ampiamente espresso nel sistema nervoso centrale, viene attivato da endocannabinoidi o dal principio attivo della cannabis (THC), e regola la trasmissione inibitoria o eccitatoria a livello neuronale. Questo recettore risiede nelle terminazioni gabaergiche delle cellule inibitorie presenti nell’ippocampo, e la sua attivazione danneggia la formazione e il consolidamento della memoria.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Neuroscience.
I ricercatori hanno inoltre evidenziato come la somministrazione di cannabis provochi un cambiamento della sintesi proteica a cui corrispondono modificazioni neuronali che persistono nel lungo periodo, e che non svaniscono passata la fase acuta associata all’assunzione.
Liberamente tratto da:
http://www.campania.dronet.org
Network Nazionale sulle Tossicodipendenze
Un gruppo di ricercatori del laboratorio di neurofarmacologia dell’Università di Barcellona è riuscito, infatti, ad individuare i meccanismi biochimici attraverso cui la cannabis provoca la perdita di memoria.
Il principale recettore dei cannabinoidi, il CB1, ampiamente espresso nel sistema nervoso centrale, viene attivato da endocannabinoidi o dal principio attivo della cannabis (THC), e regola la trasmissione inibitoria o eccitatoria a livello neuronale. Questo recettore risiede nelle terminazioni gabaergiche delle cellule inibitorie presenti nell’ippocampo, e la sua attivazione danneggia la formazione e il consolidamento della memoria.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Neuroscience.
I ricercatori hanno inoltre evidenziato come la somministrazione di cannabis provochi un cambiamento della sintesi proteica a cui corrispondono modificazioni neuronali che persistono nel lungo periodo, e che non svaniscono passata la fase acuta associata all’assunzione.
Liberamente tratto da:
http://www.campania.dronet.org
Network Nazionale sulle Tossicodipendenze
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