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Influenza A H1N1 a scuola. Le indicazioni dall'OMS sulle misure preventive
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Influenza A H1N1 a scuola. Le indicazioni dall'OMS sulle misure preventive
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha pubblicato l'11 settembre, con il bollettino n. 10, le istruzioni sulle misure che possono essere adottate dalle scuole per attenuare le conseguenze della influenza pandemica A H1N1.
Queste raccomandazioni sono state elaborate tenendo conto della situazione di più paesi e in base a degli studi relativi alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali della chiusura delle scuole, e sono stati condotti dai membri di una specifica commissione dell’OMS, che hanno elaborato un modello matematico della pandemia.
Ne è stato dedotto che le scuole hanno un ruolo importante nell'amplificazione della diffusione del virus pandemico, sia all'interno che all'esterno degli edifici scolastici.
Ma in ogni caso nessuna misura, da sola, può fermare o limitare la trasmissione del virus a scuola, luogo propizio alla propagazione del virus.
L’OMS raccomanda d’applicare una serie di misure che possono essere adattate alla situazione epidemiologica locale, le risorse disponibili e il ruolo sociale che la determinata scuola assume in quel contesto.
E quindi saranno le autorità nazionali e locali a decidere quali misure prendere e come applicarle.
In ogni caso l'’OMS raccomanda sempre agli alunni, agli insegnanti e agli altri impiegati delle scuole, di restare a casa ai primi sintomi influenzali o comunque quando non si sentono bene.
Occorre inoltre che ogni scuola preveda d’isolare gli alunni e i membri del personale che si ammalano proprio mentre sono a scuola, con l'allestimento di uno spazio idoneo a tale scopo.
Gli amministratori scolastici devono favorire l’igiene delle mani e l’igiene respiratoria e disporre delle attrezzature necessarie in quantità sufficienti.
È inoltre consigliato di pulire e aerare adeguatamente i locali, e di evitare occasioni di raggruppamenti di più persone.
Quando chiudere una scuola
La decisione poi circa l'eventualità di chiudere le scuole sono complesse e dipendono strettamente dal contesto e dallo stato della pandemia.
Per tale motivo l’OMS non può fornire istruzioni precise n favore o contro la chiusura delle scuole applicabili in tutti i casi.
Ma, dal monitoraggio della situazione pandemica in numerosi paesi, sia dell'emisfero nord che nell'emisfero sud, dalle previsioni future elaborate dal modello matematico, e dall'esperienza data sull'andamento dell'influenza stagionale, possono essere definiti degli orientamenti a carattere generale.
Eccoli.
Una scuola può essere chiusa a titolo preventivo ai fini della diminuzione della trasmissione del virus, ma può essere anche chiusa perché la quantità di assenze tra gli alunni e i membri del personale rende impossibile continuare le lezioni.
La chiusura preventiva delle scuole ha il principale vantaggio di rallentare la propagazione del virus in una determinata zona e quindi ridurre il numero di casi al momento del picco pandemico. Ed in tal periodo diviene maggiormente importante in quanto il numero di persone il cui stato di salute necessita di cure mediche, minaccia di saturare i servizi ospedalieri o anche di oltrepassarne le capacità di accoglienza.
Rallentando la propagazione del virus, la chiusura delle scuole può ugualmente far guadagnare tempo ai paesi per organizzarsi per la preparazione e alla fornitura di vaccini, di antivirali, e di qualsiasi altro intervento si possa prevedere.
E' estremamente importante di chiudere le scuole al momento giusto.
Studi approfonditi sembrano indicare che è preferibile chiudere gli edifici scolastici prima che il picco influenzale contagi l'1% della popolazione dato che in condizioni ottimali la chiusura delle scuole può ridurre dal 30% à 50% la richiesta di cure specifiche al momento del picco della pandemia.
Difatti se si attua la chiusura degli edifici scolastici in ritardo o quand il focolaio epidemico già si è esteso nella collettività, la riduzione della trasmissione del virus sarà probabilmente molto limitata.
La politica di chiusura degli edifici scolastici deve prevedere delle misure per limitare i contatti tra gli alunni quando non sono in classe.Se difatti si riuniscono lo stesso, al di fuori della scuola, gli alunni continueranno a trasmettersi il virus diminuendone o annullandone i benefici.
Costi economici e sociali
Le autorità sanitarie e sociali devono essere consapevoli dei costi economici e sociali di tali misure preventive, che possono essere sproporzionali in rapporto ai potenziali benefici.
I principali costi economici della chiusura delle scuole ricade sull'assenteismo dei genitori o dei tutori che devono necessariamente restare a casa a occuparsi dei bambini che, secondo alcuni studi, è stimata intorno al 16% degli impiegati, che si va ad aggiungere all'assenteismo abituale e per malattia.
Queste stime variano da paese a paese.
Paradossalmente però occorre anche valutare che, se la chiusura di una scuola può ridurre la richiesta di cure, può anche però essere causa di disagio nella organizzazione delle cure essenziali, visto che molti, tra medici e infermieri, hanno figli in età solare.
La decisione inoltre va presa anche tenendo conto degli aspetti sociali, alcuni programmi sociali, infatti forniscono dei grandi benefici, come ad esempio la distribuzione dei pasti. E inoltre lasciare i bambini da soli a casa, senza sorveglianza, potrebbe essere pregiudizievole per la salute e il benessere.
Tradotto dal francese dal sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
e in inglese:
http://www.who.int/csr/disease/swineflu/notes/h1n1_school_measures_20090911/en/index.html
Queste raccomandazioni sono state elaborate tenendo conto della situazione di più paesi e in base a degli studi relativi alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali della chiusura delle scuole, e sono stati condotti dai membri di una specifica commissione dell’OMS, che hanno elaborato un modello matematico della pandemia.
Ne è stato dedotto che le scuole hanno un ruolo importante nell'amplificazione della diffusione del virus pandemico, sia all'interno che all'esterno degli edifici scolastici.
Ma in ogni caso nessuna misura, da sola, può fermare o limitare la trasmissione del virus a scuola, luogo propizio alla propagazione del virus.
L’OMS raccomanda d’applicare una serie di misure che possono essere adattate alla situazione epidemiologica locale, le risorse disponibili e il ruolo sociale che la determinata scuola assume in quel contesto.
E quindi saranno le autorità nazionali e locali a decidere quali misure prendere e come applicarle.
In ogni caso l'’OMS raccomanda sempre agli alunni, agli insegnanti e agli altri impiegati delle scuole, di restare a casa ai primi sintomi influenzali o comunque quando non si sentono bene.
Occorre inoltre che ogni scuola preveda d’isolare gli alunni e i membri del personale che si ammalano proprio mentre sono a scuola, con l'allestimento di uno spazio idoneo a tale scopo.
Gli amministratori scolastici devono favorire l’igiene delle mani e l’igiene respiratoria e disporre delle attrezzature necessarie in quantità sufficienti.
È inoltre consigliato di pulire e aerare adeguatamente i locali, e di evitare occasioni di raggruppamenti di più persone.
Quando chiudere una scuola
La decisione poi circa l'eventualità di chiudere le scuole sono complesse e dipendono strettamente dal contesto e dallo stato della pandemia.
Per tale motivo l’OMS non può fornire istruzioni precise n favore o contro la chiusura delle scuole applicabili in tutti i casi.
Ma, dal monitoraggio della situazione pandemica in numerosi paesi, sia dell'emisfero nord che nell'emisfero sud, dalle previsioni future elaborate dal modello matematico, e dall'esperienza data sull'andamento dell'influenza stagionale, possono essere definiti degli orientamenti a carattere generale.
Eccoli.
Una scuola può essere chiusa a titolo preventivo ai fini della diminuzione della trasmissione del virus, ma può essere anche chiusa perché la quantità di assenze tra gli alunni e i membri del personale rende impossibile continuare le lezioni.
La chiusura preventiva delle scuole ha il principale vantaggio di rallentare la propagazione del virus in una determinata zona e quindi ridurre il numero di casi al momento del picco pandemico. Ed in tal periodo diviene maggiormente importante in quanto il numero di persone il cui stato di salute necessita di cure mediche, minaccia di saturare i servizi ospedalieri o anche di oltrepassarne le capacità di accoglienza.
Rallentando la propagazione del virus, la chiusura delle scuole può ugualmente far guadagnare tempo ai paesi per organizzarsi per la preparazione e alla fornitura di vaccini, di antivirali, e di qualsiasi altro intervento si possa prevedere.
E' estremamente importante di chiudere le scuole al momento giusto.
Studi approfonditi sembrano indicare che è preferibile chiudere gli edifici scolastici prima che il picco influenzale contagi l'1% della popolazione dato che in condizioni ottimali la chiusura delle scuole può ridurre dal 30% à 50% la richiesta di cure specifiche al momento del picco della pandemia.
Difatti se si attua la chiusura degli edifici scolastici in ritardo o quand il focolaio epidemico già si è esteso nella collettività, la riduzione della trasmissione del virus sarà probabilmente molto limitata.
La politica di chiusura degli edifici scolastici deve prevedere delle misure per limitare i contatti tra gli alunni quando non sono in classe.Se difatti si riuniscono lo stesso, al di fuori della scuola, gli alunni continueranno a trasmettersi il virus diminuendone o annullandone i benefici.
Costi economici e sociali
Le autorità sanitarie e sociali devono essere consapevoli dei costi economici e sociali di tali misure preventive, che possono essere sproporzionali in rapporto ai potenziali benefici.
I principali costi economici della chiusura delle scuole ricade sull'assenteismo dei genitori o dei tutori che devono necessariamente restare a casa a occuparsi dei bambini che, secondo alcuni studi, è stimata intorno al 16% degli impiegati, che si va ad aggiungere all'assenteismo abituale e per malattia.
Queste stime variano da paese a paese.
Paradossalmente però occorre anche valutare che, se la chiusura di una scuola può ridurre la richiesta di cure, può anche però essere causa di disagio nella organizzazione delle cure essenziali, visto che molti, tra medici e infermieri, hanno figli in età solare.
La decisione inoltre va presa anche tenendo conto degli aspetti sociali, alcuni programmi sociali, infatti forniscono dei grandi benefici, come ad esempio la distribuzione dei pasti. E inoltre lasciare i bambini da soli a casa, senza sorveglianza, potrebbe essere pregiudizievole per la salute e il benessere.
Tradotto dal francese dal sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
e in inglese:
http://www.who.int/csr/disease/swineflu/notes/h1n1_school_measures_20090911/en/index.html
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