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Il 7 aprile: Giornata mondiale della salute. Una buona salute per invecchiare meglio
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Il 7 aprile: Giornata mondiale della salute. Una buona salute per invecchiare meglio
La giornata mondiale della salute è celebrata ogni anno il 7 aprile per commemorare la creazione dell’Organizzazione mondiale de la Sanità (OMS), nel 1948.
Tale avvenimento, di risonanza mondiale, è difatti celebrato in ogni paese dove ognuno è invitato a riflettere, a porsi nuove domande, ad acquisire una maggiore consapevolezza collettiva ai fini di ricercare delle valide soluzioni per preservare un buono stato di salute e di benessere di tutta la popolazione.
Nel 2012, la Giornata mondiale della Salute è dedicata al tema dell'invecchiamento e avrà quindi per slogan: "Una buona salute per meglio invecchiare".
L'OMS invita ogni paese istituzione collettività a divulgare le informazioni atte a preservare uno stato di salute nella terza età.
Difatti grazie a un buono stato di salute le persone anziane possono condurre serenamente una vita produttiva, restando attivi nelle proprie famiglie e nella loro comunità.
Questo argomento interezza tutti. Giovani e vecchi. Ricchi e poveri. Occorre quindi prestarvi attenzione.
Nel 2012, la Giornata mondiale della Salute è dedicata al tema dell'invecchiamento e avrà quindi per slogan: "Una buona salute per meglio invecchiare".
L'OMS invita ogni paese istituzione collettività a divulgare le informazioni atte a preservare uno stato di salute nella terza età.
Difatti grazie a un buono stato di salute le persone anziane possono condurre serenamente una vita produttiva, restando attivi nelle proprie famiglie e nella loro comunità.
Questo argomento interezza tutti. Giovani e vecchi. Ricchi e poveri. Occorre quindi prestarvi attenzione.
Ecco alcuni dati:
- Il numero delle persone che oggi hanno più di sessant'anni sono il doppio che nel 1980.
- Si valuta che nel 2050 ci saranno 395 milioni de persone di 80 anni, quattro volte in più di oggi.
- Nei prossimi aani aumenterà il numero di persone anziane rispetto a quello dei bambini.
- Il numero delle persone che oggi hanno più di sessant'anni sono il doppio che nel 1980.
- Si valuta che nel 2050 ci saranno 395 milioni de persone di 80 anni, quattro volte in più di oggi.
- Nei prossimi aani aumenterà il numero di persone anziane rispetto a quello dei bambini.
Tradotto dal sito dell'OMS
Una buona salute nella terza età
L'anziano in buona salute.
Di certo, per essere in buona salute quando si è anziani, è necessario che lo si sia stato da giovani. La denutrizione prima della nascita accresce il rischio di malattia, ad esempio di patologia circolatoria o di diabete, nell'età adulta. Le infezioni respiratorie contratte nel corso dell'infanzia possono accrescere il rischio di bronchite cronica nell'età adulta.
Gli adolescenti obesi o che presentano un incremento ponderale, rischiano di essere affetti da malattie croniche (diabete, patologie circolatorie, cancro, affezioni respiratorie e muscolo-scheletriche).
Tuttavia il segreto per una buona salute dipende da più fattori.
Il massimo delle proprie capacità di ogni individuo aumenta nel corso dei primi anni, giunge al suo massimo nell'età adulta per poi declinare naturalmente
La rapidità di questo declino è determinata almeno in parte dai nostri comportamenti, dall'alimentazione, dalla pratica o meno di un attività fisica e dalla nostra esposizioni a dei rischi, come ad esempio l'uso di tabacco, l'assunzione in quantità nociva di alcol,e l'esposizione ad altre sostanze tossiche.
Tradotto dal sito dell'Organizzazione Mondiale della Salute
Di certo, per essere in buona salute quando si è anziani, è necessario che lo si sia stato da giovani. La denutrizione prima della nascita accresce il rischio di malattia, ad esempio di patologia circolatoria o di diabete, nell'età adulta. Le infezioni respiratorie contratte nel corso dell'infanzia possono accrescere il rischio di bronchite cronica nell'età adulta.
Gli adolescenti obesi o che presentano un incremento ponderale, rischiano di essere affetti da malattie croniche (diabete, patologie circolatorie, cancro, affezioni respiratorie e muscolo-scheletriche).
Tuttavia il segreto per una buona salute dipende da più fattori.
Il massimo delle proprie capacità di ogni individuo aumenta nel corso dei primi anni, giunge al suo massimo nell'età adulta per poi declinare naturalmente
La rapidità di questo declino è determinata almeno in parte dai nostri comportamenti, dall'alimentazione, dalla pratica o meno di un attività fisica e dalla nostra esposizioni a dei rischi, come ad esempio l'uso di tabacco, l'assunzione in quantità nociva di alcol,e l'esposizione ad altre sostanze tossiche.
Tradotto dal sito dell'Organizzazione Mondiale della Salute
La terza età. Lotta agli stereotipi
Lotta contro gli stereotipi
Generalmente, noi apprezziamo e rispettiamo le persone anziane che amiamo e che ci sono vicine. Ma il nostro atteggiamento verso gli altri è a volte diverso.
Nonostante in molte società tradizionali gli anziani siano ancora rispettati, nella maggior parte dei contesti prevale un atteggiamento discriminante.
La loro emarginazione è spesso causata da un'età di pensionamento obbligatorio, e quindi considerati meno validi socialmente, e comunque essendo meno dinamici sono meno apprezzati dai potenziali datori di lavoro.
Tali atteggiamenti sono specifici di una mentalità che si rifà a un modello discriminante contro persone o gruppi, o di uno sguardo legato a uno stereotipo, che vede l'anziano come necessariamente inabile, a causa dell'età.
Coloro che adottano questi atteggiamento credono che gli anziani siano fragili, che non possono essere più sulla cresta dell'onda, incapaci di lavorare, fisicamente deboli e lenti mentalmente, handicappati e inutili.
La discriminazione divide la società tra giovani e anziani.
Tali stereotipi impediscono alle persone anziane di partecipare pienamente alla vita sociale, politica, economica, culturale, spirituale, civile ed altro. E spesso sono proprio i giovani, a causa del loro atteggiamento discriminante, ad ostacolarne la partecipazione.
E 'possibile rompere questo circolo vizioso, eliminando gli stereotipi e cambiare gli atteggiamenti verso gli anziani.
Stereotipo 1
Le persone anziane non sono più valide
La gente spesso pensa che i lavoratori anziani siano meno produttivi dei giovani. Nonostante alcuni studi dimostrino che con l'età il trattamento delle informazioni è un po 'meno efficiente e vi è un lieve calo dell'attenzione, la maggior parte delle persone conserva le loro facoltà intellettuali e la capacità di apprendere anche in età avanzata.
Inoltre, esse hanno il vantaggio dell'esperienza e la memoria istituzionali. Il calo della capacità fisiche a volte è molto meno determinante di quanto si pensi.
Generalmente, noi apprezziamo e rispettiamo le persone anziane che amiamo e che ci sono vicine. Ma il nostro atteggiamento verso gli altri è a volte diverso.
Nonostante in molte società tradizionali gli anziani siano ancora rispettati, nella maggior parte dei contesti prevale un atteggiamento discriminante.
La loro emarginazione è spesso causata da un'età di pensionamento obbligatorio, e quindi considerati meno validi socialmente, e comunque essendo meno dinamici sono meno apprezzati dai potenziali datori di lavoro.
Tali atteggiamenti sono specifici di una mentalità che si rifà a un modello discriminante contro persone o gruppi, o di uno sguardo legato a uno stereotipo, che vede l'anziano come necessariamente inabile, a causa dell'età.
Coloro che adottano questi atteggiamento credono che gli anziani siano fragili, che non possono essere più sulla cresta dell'onda, incapaci di lavorare, fisicamente deboli e lenti mentalmente, handicappati e inutili.
La discriminazione divide la società tra giovani e anziani.
Tali stereotipi impediscono alle persone anziane di partecipare pienamente alla vita sociale, politica, economica, culturale, spirituale, civile ed altro. E spesso sono proprio i giovani, a causa del loro atteggiamento discriminante, ad ostacolarne la partecipazione.
E 'possibile rompere questo circolo vizioso, eliminando gli stereotipi e cambiare gli atteggiamenti verso gli anziani.
Stereotipo 1
Le persone anziane non sono più valide
La gente spesso pensa che i lavoratori anziani siano meno produttivi dei giovani. Nonostante alcuni studi dimostrino che con l'età il trattamento delle informazioni è un po 'meno efficiente e vi è un lieve calo dell'attenzione, la maggior parte delle persone conserva le loro facoltà intellettuali e la capacità di apprendere anche in età avanzata.
Inoltre, esse hanno il vantaggio dell'esperienza e la memoria istituzionali. Il calo della capacità fisiche a volte è molto meno determinante di quanto si pensi.
(continua)
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