Ultimi argomenti attivi
link
Articoli di Psicologia
La consolazione del dolore
(Dott.ssa Di Giovanni)
Sessuologia. Quando lui si volta dall'altra parte (Dott. Paliotti)
L'adolescenza: un difficile percorso di crescita
(Dott.ssa De Giovanni)
La terapia psicologica
(Dott.ssa Paliotti)
La fragilità mentale
(Prof. Iasevoli)
Il vissuto del fratello di un bambino disabile
(Dott.ssa Di Giovanni)
La violenza sui minori. Proteggiamo i bambini dalle violenze e dagli abusi sessuali
(Dott.ssa Paliotti)
Il Training Autogeno
(Dott.ssa Paliotti)
Il bambino disabile
(Dott.ssa Di Giovanni)
L'importanza di scrivere. La scrittura catartica
(Dott.ssa Paliotti)
... e altri ancora
Bookmarking sociale
Bullismo. La responsabilità contabile dei sindaci in merito ai danni provocati dal bullismo (Prof. G. Iasevoli)
Pagina 1 di 1
Bullismo. La responsabilità contabile dei sindaci in merito ai danni provocati dal bullismo (Prof. G. Iasevoli)
La responsabilità contabile, per i danni erariali provocati dai bulli minorenni, ricadrà sui sindaci che non attivino adeguatamente i servizi sociali.
Col passare dei mesi si accumulano gli episodi di bullismo, con cospicui danni erariali, evidenziati anche dai dirigenti scolastici. I bulli, resisi responsabili dei danneggiamenti, nei confronti di persone e cose, in tempi successivi alle segnalazioni dei dirigenti scolastici agli assistenti sociali comunali, procureranno, indirettamente, seri problemi giudiziari e contabili anche ai sindaci dei Comuni che non ottemperino alle previste procedure socio-assistenziali e rieducative.
La normativa vigente, che regola i rapporti istituzionali scuole-comuni e gli interventi sociali per combattere il bullismo e lo spreco delle risorse, in generale prevede che:
- i docenti hanno la responsabilità (in vigilando) di vigilare e quindi sono tenuti a risarcire i danni imputabili alla mancata vigilanza sugli alunni;
- i bulli minorenni, dopo essere stati individuati devono essere affidati ai genitori (diffidati), affinché vengano educati in maniera appropriata;
- i genitori hanno la responsabilità educativa (in educando) e pertanto, oltre ad essere diffidati dai servizi sociali, sono tenuti a risarcire i danni causati volontariamente dai figli minori a persone e cose;
- i genitori che non sono in grado (per indigenza, per incapacità, per malattia, per criminalità, ecc,) di educare sufficientemente i figli, nell'età dell'obbligo, devono essere censiti in tempo utile dal Comune e controllati dai servizi sociali anche in base ai dati in possesso dall'ASL e dagli stessi uffici comunali (dati dell'anagrafe, dati dei vigili, dati raccolti dagli assessori all'istruzione, alla cultura, alla gioventù, ecc);
- i servizi sociali comunali, devono provvedere "direttamente" ad individuare i mezzi e le modalità per educare i minorenni trascurati dalle famiglie (con l'affidamento alle case-famiglia, con l'adozione familiare, con l'adozione extrafamiliare o con l'affidamento ad istituti di rieducazione minorile);
- i dirigenti scolastici, informati dai propri docenti sugli atti di bullismo, - ove gli organismi comunali di settore tardino ad intervenire, anche di fronte ad evidenti danneggiamenti di suppellettili e strutture edilizie, od ignorino le denunce dei genitori delle vittime del bullismo, - provvederanno a "sollecitare i servizi sociali" (e in caso di silenzio dell'Ente locale, informeranno anche la Procura della Repubblica del tribunale di zona) fornendo dati didattici raccolti in proprio sugli effetti evidenti (danni a persone e cose) del fenomeno "bullismo", senza "etichettare" con la "patente" di bulli gli alunni sospettati;
- il sindaco, (che per dovere d'ufficio conosce le continue spese di ripristino delle suppellettili e degli edifici scolastici danneggiati dai bulli), ove non allerti tempestivamente i servizi sociali da lui diretti e non giustifichi la sua condotta amministrativa e contabile omissiva rispetto all'emergenza segnalata, prima o poi risponderà davanti alla Procura della Repubblica competente ed alla Corte dei conti di danno erariale, anche in merito agli sprechi per il ripristino della strutture scolastiche danneggiate (a seguito della carenza degli interventi sociali comunali).
Prof. Gennaro Iasevoli
Docente di Psicologia Giuridica
Col passare dei mesi si accumulano gli episodi di bullismo, con cospicui danni erariali, evidenziati anche dai dirigenti scolastici. I bulli, resisi responsabili dei danneggiamenti, nei confronti di persone e cose, in tempi successivi alle segnalazioni dei dirigenti scolastici agli assistenti sociali comunali, procureranno, indirettamente, seri problemi giudiziari e contabili anche ai sindaci dei Comuni che non ottemperino alle previste procedure socio-assistenziali e rieducative.
La normativa vigente, che regola i rapporti istituzionali scuole-comuni e gli interventi sociali per combattere il bullismo e lo spreco delle risorse, in generale prevede che:
- i docenti hanno la responsabilità (in vigilando) di vigilare e quindi sono tenuti a risarcire i danni imputabili alla mancata vigilanza sugli alunni;
- i bulli minorenni, dopo essere stati individuati devono essere affidati ai genitori (diffidati), affinché vengano educati in maniera appropriata;
- i genitori hanno la responsabilità educativa (in educando) e pertanto, oltre ad essere diffidati dai servizi sociali, sono tenuti a risarcire i danni causati volontariamente dai figli minori a persone e cose;
- i genitori che non sono in grado (per indigenza, per incapacità, per malattia, per criminalità, ecc,) di educare sufficientemente i figli, nell'età dell'obbligo, devono essere censiti in tempo utile dal Comune e controllati dai servizi sociali anche in base ai dati in possesso dall'ASL e dagli stessi uffici comunali (dati dell'anagrafe, dati dei vigili, dati raccolti dagli assessori all'istruzione, alla cultura, alla gioventù, ecc);
- i servizi sociali comunali, devono provvedere "direttamente" ad individuare i mezzi e le modalità per educare i minorenni trascurati dalle famiglie (con l'affidamento alle case-famiglia, con l'adozione familiare, con l'adozione extrafamiliare o con l'affidamento ad istituti di rieducazione minorile);
- i dirigenti scolastici, informati dai propri docenti sugli atti di bullismo, - ove gli organismi comunali di settore tardino ad intervenire, anche di fronte ad evidenti danneggiamenti di suppellettili e strutture edilizie, od ignorino le denunce dei genitori delle vittime del bullismo, - provvederanno a "sollecitare i servizi sociali" (e in caso di silenzio dell'Ente locale, informeranno anche la Procura della Repubblica del tribunale di zona) fornendo dati didattici raccolti in proprio sugli effetti evidenti (danni a persone e cose) del fenomeno "bullismo", senza "etichettare" con la "patente" di bulli gli alunni sospettati;
- il sindaco, (che per dovere d'ufficio conosce le continue spese di ripristino delle suppellettili e degli edifici scolastici danneggiati dai bulli), ove non allerti tempestivamente i servizi sociali da lui diretti e non giustifichi la sua condotta amministrativa e contabile omissiva rispetto all'emergenza segnalata, prima o poi risponderà davanti alla Procura della Repubblica competente ed alla Corte dei conti di danno erariale, anche in merito agli sprechi per il ripristino della strutture scolastiche danneggiate (a seguito della carenza degli interventi sociali comunali).
Prof. Gennaro Iasevoli
Docente di Psicologia Giuridica
www.psicologiagiuridica.net
Argomenti simili
» Ancora sul bullismo
» Bullismo e delinquenza giovanile
» Lo psicologo incontra i ragazzi di scuola media sul tema del Bullismo
» Omofobia. La discriminazione dell'omosessuale. Prima giornata nazionale di studio.
» LA FRAGILITA' MENTALE (Prof. Iasevoli)
» Bullismo e delinquenza giovanile
» Lo psicologo incontra i ragazzi di scuola media sul tema del Bullismo
» Omofobia. La discriminazione dell'omosessuale. Prima giornata nazionale di studio.
» LA FRAGILITA' MENTALE (Prof. Iasevoli)
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Sab 16 Mag 2015, 09:45 Da Dott. A. Paliotti
» Mi sembra che stia sprecando la mia adolescenza
Mar 03 Feb 2015, 13:59 Da Dott. A. Paliotti
» Una testimonianza sul problema dell'incontinenza fecale dopo il parto
Ven 29 Ago 2014, 13:27 Da giovanna
» Liberarsi dal senso di colpa
Sab 27 Apr 2013, 15:10 Da Mia03
» Bullismo e delinquenza giovanile
Ven 22 Mar 2013, 17:24 Da Daniela Benedetto
» LA FRAGILITA' MENTALE (Prof. Iasevoli)
Ven 22 Mar 2013, 17:20 Da Daniela Benedetto
» Invalidi civili al 100%. Per alcuni niente pensione e altri tagli alla sanità
Mar 01 Gen 2013, 23:34 Da Admin
» La Prudenza. Una riflessione di Papa Giovanni Paolo II
Ven 23 Nov 2012, 14:17 Da Admin
» Traumi del passato
Mer 14 Nov 2012, 22:04 Da Dott. A. Paliotti